Insetti edibili? Questione (anche) di gusti

Quali sono i fattori che influenzano la nostra accettazione degli insetti come nuovo alimento?

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I vantaggi ambientali, ma anche nutrizionali, del consumo di insetti edibili sono ormai noti. Eppure questo tipo di novel food fatica a decollare nei Paesi occidentali. Cosa determina l’accettazione di una nuova fonte alimentare così lontana dalle nostre abitudini? Un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Didattica della Biologia dell’università tedesca di Osnabrück ha cercato di rispondere a questa domanda mettendo ordine tra le tante pubblicazioni esistenti in merito.

Insetti edibili sì o no?

Fattori sociodemografici

Diversi fattori sociodemografici sono stati presi in considerazione per investigare la tendenza ad accettare gli insetti come nuova alternativa alimentare nei Paesi occidentali. Innanzitutto sembra che gli uomini siano più inclini delle donne a questa nuova tendenza, soprattutto se parliamo di insetti non processati. Un minore senso di disgusto e una maggiore propensione alla ricerca di emozioni, generalmente più evidenti nella popolazione maschile, potrebbero infatti spiegare questa propensione.

L’età è invece un fattore più ambiguo. Sembrerebbe che la fascia più incline a provare novità come gli insetti edibili sia dai 15 ai 35 anni, ma gli studi non sono sempre concordi e servirebbero ulteriori indagini per confermare questa affermazione.

Molto più numerosi sono invece i fattori ininfluenti. Al contrario di quello che si potrebbe pensare, infatti, dalla maggior parte degli studi sull’argomento emerge che livello di istruzione, occupazione e guadagno non sono fattori così rilevanti. L’aspetto economico potrebbe però avere un effetto indiretto, nel momento in cui il prezzo di un alimento a base di insetti diventa un fattore importante nella scelta del consumatore. Per quanto riguarda invece il livello di istruzione, l’analisi di questo parametro dovrebbe beneficiare di studi più localizzati, viste le differenze di ordinamento scolastico che intercorrono tra i diversi Paesi considerati.

Tratti della personalità

Gli studi finora effettuati sembrano piuttosto concordi nell’affermare che chi ha più familiarità con gli insetti è anche più incline ad accettarli come cibo. Rendere quindi gli alimenti che ne contengono più visibili nei supermercati, diversificare l’offerta, organizzare eventi ad hoc e formazioni specifiche potrebbe aumentare anche la loro accettazione e aiutare a superare il senso di disgusto che provocano in molti consumatori. Proprio il disgusto verso gli insetti, infatti, è un’emozione particolarmente radicata. Considerati sporchi e dannosi, questi animali sono spesso collegati a condizioni di scarsa igiene. Difficile quindi accettarli come cibo.

Un’ulteriore emozione che ostacola la diffusione degli insetti edibili è la neofobia. La paura e la preoccupazione verso le novità che viene espressa da molte persone è infatti connessa in generale a tutti i novel foods. Anche in questo caso formazione e informazione possono aiutare a superare l’ostacolo, così come eventi in cui poter assaggiare e conoscere questi nuovi alimenti.

Il livello di accettazione verso gli insetti edibili, inoltre, è diverso a seconda dello stadio di processamento dell’animale e alla sua visibilità all’interno del prodotto. Un alimento che contiene larva di tarma della farina essiccata e polverizzata, ad esempio, sarà più accettato rispetto ad uno in cui l’animale risulta visibile.

Dieta

Come spesso accade, anche per gli insetti edibili provare è il modo migliore per cambiare idea su qualcosa. Secondo tutti gli studi, infatti, chi ha assaggiato un alimento a base di insetti è più incline ad accettare questa categoria di cibi. Sempre però che l’esperienza sia stata positiva.

Se infatti l’alimento non supera le aspettative del consumatore o l’esperienza di assaggio si rivela addirittura negativa, la sua avversione verso gli insetti edibili ne verrà rafforzata. Una grossa responsabilità per le aziende alimentari, quindi, che dovranno ora più che mai impegnarsi a incontrare i gusti dei clienti.

Esiste infatti la possibilità per gli insetti di conquistare i consumatori, che non sempre esprimono pareri totalmente contrari. Benché mangiare insetti sia spesso etichettato come disgustoso e poco igienico, altrettanto frequentemente se ne riconoscono i benefici a livello ambientale e il valore nutritivo.