Pubblicato il rapporto OASI 2022

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I ricercatori dell’Observatory on Healthcare Organizations and Policies in Italy (OASI) del Cergas-Sda Bocconi hanno pubblicato il rapporto OASI 2022, il report annuale sul sistema sanitario italiano. Un sistema – si osserva nella prefazione – che dopo quasi mezzo secolo richiederebbe un profondo ripensamento, reso necessario dai radicali cambiamenti di conoscenze, tecnologie, comportamenti sociopolitici, condizioni economiche, equilibri internazionali.

Ridurre l’iniquità della somministrazione delle cure e dell’assistenza tra regioni: una sfida per il SSN

L’obiettivo del SSN dovrebbe diventare la riduzione delle iniquità nella salute e in questa direzione dovrebbero essere allocate le risorse messe in campo dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Il periodo sarebbe favorevole in considerazione del superamento della fase critica della pandemia e della conseguente approvazione del Piano.

Ma contemporaneamente emergono grandi preoccupazioni, tra le quali quella circa il futuro della sostenibilità del welfare collegata al declino demografico.

La prima parte del rapporto OASI 2022: l’inquadramento del sistema

Il Rapporto OASI 2022 contiene l’aggiornamento dei dati economici e finanziari relativi al SSN anche in confronto con quelli di altri Paesi nonché con la narrazione mediatica che a volte risulta divergente rispetto alle evidenze quantitative.

La composizione e l’evoluzione della spesa sanitaria sono analizzate nella prospettiva nazionale, regionale e aziendale.

Il Rapporto OASI 2022 mostra inoltre gli esiti di salute e performance del Servizio Sanitario Nazionale.

Un focus del rapporto OASI 2022 è dedicato ai consumi privati in sanità (CPS), ovvero all’insieme di beni e servizi sanitari finanziati attraverso una spesa posta direttamente a carico delle famiglie (out of pocket), delle imprese (per esempio, la medicina del lavoro) o intermediata da soggetti collettivi non pubblici (assicurazioni, casse aziendali, fondi sanitari integrativi e società di mutuo soccorso).

Il Rapporto OASI 2022 inquadra e definisce anche il potenziale ruolo degli erogatori privati accreditati nell’implementazione del PNRR.

Un altro capitolo del rapporto OASI 2022 offre un’analisi comparata del posizionamento strategico dei servizi residenziali per anziani non autosufficienti nelle regioni italiane.

La seconda parte del rapporto OASI 2022: governance e modelli di servizio alla luce del PNRR

Il Rapporto OASI 2022 presenta i modelli di governance e i processi di change management richiesti dal PNRR per i sistemi sanitari regionali. Inoltre considera le metriche di monitoraggio e valutazione dell’implementazione del Piano stesso.

Illustra poi le sfide poste dall’implementazione:

  • delle Case della Comunità,
  • delle Centrali Operative Territoriali (COT), identificate dal PNRR e dal DM 77/22 come modelli di riferimento per le cure di transizione,
  • degli Ospedali di Comunità (OdC).

La terza parte del rapporto OASI 2022: modelli organizzativi e personale

Il rapporto OASI 2022 affronta anche il tema della trasformazione dei Distretti Socio Sanitari (DSS) nel tempo e nelle diverse regioni.

Un capitolo, sviluppato in collaborazione con l’Osservatorio FIASO politiche del personale, ha indagato se e in quale misura le aziende stiano realizzando scelte di skill-mix change per sostenere le prossime trasformazioni organizzative dei servizi, anche alla luce delle tensioni nel mercato del lavoro delle professioni sanitarie.

Un altro capitolo del rapporto OASI 2022 ha valutato le caratteristiche dei Dipartimenti di Salute Mentale, in particolare i loro confini e grado di omogeneità sul territorio nazionale, i servizi resi, le figure professionali, gli stakeholder coinvolti, i pazienti trattati, le risorse dedicate.

La quarta parte del rapporto OASI 2022: funzioni strategiche e innovazione digitale

I capitoli di questa parte del report illustrano:

  • strategie e assetti organizzativi per sviluppare strumenti e servizi di intelligenza artificiale nelle aziende sanitarie,
  • sistemi di programmazione e controllo delle aziende del SSN,
  • impatto sui livelli di governo del SSN della digitalizzazione nelle tecnologie per la salute,
  • stato della centralizzazione degli acquisti e tendenze emergenti del procurement sanitario nell’attuazione del PNRR.

La postfazione: 6 nodi da sciogliere per il SSN

Nella postfazione del rapporto OASI 2022 sono indicati 6 nodi da sciogliere per il SSN:

1) il primo nodo da sciogliere riguarda le risorse per mettere in sicurezza il SSN

2) il secondo nodo riguarda gli investimenti sul personale con particolare attenzione alla formazione

3) il terzo nodo è il recupero della centralità del territorio per affrontare epidemie attuali e future e il peso crescente di cronicità e comorbidità. Si rende infatti necessario uscire dalla logica ospedalecentrica e privilegiare:

  • la scelta del domicilio del paziente come setting ideale per l’assistenza territoriale,
  • la realizzazione delle strutture intermedie con attenzione alla disomogeneità tra regioni,
  • il rafforzamento della medicina generale e delle cure primarie

4) la digitalizzazione del SSN, considerata dal PNRR un fattore abilitante delle principali politiche dei servizi pubblici, non deve limitarsi all’informatizzazione dei processi o all’uso di strumenti di telemedicina, ma deve comprendere una riorganizzazione dell’intero servizio sanitario in modo da garantire interconnessione e interoperabilità

5) il sistema di prevenzione resta di fatto escluso dal PNRR che, al di là del riferimento alla “definizione entro la metà del 2022 … di un nuovo assetto istituzionale per la prevenzione in ambito sanitario, ambientale e climatico, in linea con l’approccio One-Health”, non prevede risorse dedicate

6) il sesto nodo riguarda il SSN nelle regioni del Sud.