Come il COVID-19 ha impattato sul consumo di integratori

Gli italiani si confermano consumatori attenti e responsabili di integratori alimentari. Quasi sei su dieci li usano in area preventiva con l'intento di rinforzare il sistema immunitario e in aree di intervento per gestire meglio stress, ansia e problemi legati al sonno

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Integratori Italia presenta i risultati di una ricerca condotta da Kantar sull’impatto di COVID-19 sui consumi di integratori alimentari in Italia e sulle modalità di acquisto.

Kantar ha effettuato 1000 interviste a utilizzatori, principali e/o co-decisori di acquisto di integratori per diverse finalità: alimentari, benessere quotidiano, difese immunitarie, sport ecc.

L’analisi sull’impatto della pandemia evidenzia che la preoccupazione sanitaria ha portato a una maggiore attenzione alla salute che si riflette anche in un incremento dei consumi di integratori.

Nel 2020, infatti, il mercato ha acquistato quasi il 12% di consumatori new comers, cioè nuovi al mondo degli integratori. La maggior parte dei loro utilizza integratori in ottica preventiva, da un lato per prevenire l’insorgere di disturbi (39%), dall’altro per rafforzare le difese immunitarie sia proprie sia dei famigliari (38%).

I consumatori si dimostrano attenti all’ingredientistica dei prodotti che acquistano e leggono con attenzione l’etichetta. Tra questi, coloro che consumavano gli integratori anche prima della pandemia (l’88%) mostrano maggiore consapevolezza e cura della propria salute. Queste si traducono principalmente in:

  • aumento della regolarità di assunzione,
  • maggiore attenzione alla prevenzione,
  • estensione agli altri membri della famiglia di questi comportamenti.

I canali di acquisto degli integratori: farmacia e parafarmacia rimangono il luogo elettivo

Il 41% degli intervistati conferma la farmacia come punto preferenziale di acquisto di integratori.

I consumatori “abituali”, infatti, si affidano prevalentemente al parere di farmacisti (45%) di cui apprezzano presenza, competenza ed esperienza. Il 36% a quello dei medici generici; il 21% e a quello degli specialisti.

Tra questi utilizzatori è aumentato però anche il numero degli acquirenti online, spinti da una maggiore convenienza, risparmio di tempo e comodità. L’online è un nuovo punto vendita per l’acquisto di integratori per il 20% di chi ha fatto l’ultimo acquisto su piattaforma e-commerce.

Pure i “nuovi user” considerano il parere dell’esperto comunque fondamentale. Il farmacista e le riviste specializzate sono la principale fonte di informazione che li porta a prediligere il canale d’acquisto offline, permettendo un contatto diretto con queste figure di riferimento.

Anche quando l’acquisto avviene in un punto d’acquisti fisico (farmacie, parafarmacie e corner), la ricerca di recensioni online e la visita del sito internet della marca sono ricorrenti. Allo stesso modo, il consiglio del farmacista e del medico è rilevante per chi acquista online.

Le informazioni ricercate sugli integratori riguardano principalmente i loro benefici: risulta importante veicolare qual è l’effetto reale dell’assunzione dell’integratore. Seguono a distanza l’indicazione terapeutica e il prezzo di vendita.

Inoltre, poiché i consumatori associano gli integratori prevalentemente alle categorie delle vitamine e dei minerali, è evidente la necessità di ampliare le informazioni fornite riguardo alle altre categorie del comparto e delle loro peculiarità.

Aree di utilizzo degli integratori

Il 58% degli intervistati assume integratori

  • come supporto fisico per il sistema immunitario allo scopo di preservare o migliorare lo stato di salute,
  • come aiuto per malesseri legati allo stress, agli stati d’ansia e ai disturbi del sonno.

Nel corso del 2020, si è registrato un incremento particolare di questi malesseri. Per contrastarli, il 36% dei new comers intervistati ha dichiarato di essersi affidato per la prima volta a prodotti da banco, tra cui gli integratori.