62° Simposio AFI – intervista a Piero Iamartino

La sesta sessione del simposio AFI di quest’anno è dedicata agli API (ingredienti farmaceutici attivi) di cui Piero Iamartino è esperto nonché rappresentate del gruppo di studio AFI proprio sugli API.

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In occasione di questa intervista abbiamo parlato con il dott. Iamartino della proposta dell’Unione Europea per la nuova legislazione farmaceutica, uscita pochissimi giorni prima e quindi ancora in fase di studio.

Questa riforma sarà al centro di molte discussioni durante il simposio proprio perché è stata fortemente voluta e attesa per quasi due decadi. Uno degli obiettivi primari di questa riforma è quello della centralizzazione del paziente, garantendo il miglior ambiente farmaceutico possibile. Il secondo principio fondamentale della riforma è quello di migliorare l’industria farmaceutica europea dal punto di vista normativo e infine, ma non meno importante, viene tenuto molto di più in considerazione l’aspetto ecologico e di protezione dell’ambiente in ogni fase della filiera della salute, dalla produzione al consumo e smaltimento degli API.

Percorrendo a grandi linee il contenuto della nuova legislazione un aspetto molto attenzionato è quello della scarsità delle medicine, criticità venuta maggiormente a galla negli ultimi anni in seguito alle difficoltà delle supply chain subite durante la pandemia da Covid-19. Tutti cambiamenti che la riforma prospetta sono volti all’innovazione e all’aumento della competitività dell’industria farmaceutica europea.

La sessione del simposio, ricorda Iamartino, è incentrata sugli API i quali naturalmente sono coinvolti nella loro produzione e distribuzione dalla proposta di normativa. In particolar modo l’attenzione è posta sulla vulnerabilità della supply chain e la direttiva è volta ad implementare la sicurezza dell’approvvigionamento degli API per la produzione di farmaci.

Durante la sessione ci sarà la possibilità di discutere della nuova legislazione tra vari esperti del settore, tra cui la dott.sa Maggie Saikali direttrice dell’European Finechemicals Group che sicuramente apporterà un importante contributo. Raccogliere opinioni e suggerimenti da esponenti dell’industria farmaceutica sarà di grande importanza dato che le consultazioni sulla proposta europea non saranno ancora terminate e ci sarà quindi ancora margine per esprimere diversi punti di vista.